17 Apr Giardini segreti a Milano, i 10 angoli verdi preferiti dai milanesi
La mia passione per gli angoli nascosti e i giardini segreti ve l’ho dimostrata anche l’anno scorso, con la visita guidata per i Giardini Segreti di Milano. Se volete scoprire gli angoli verdi preferiti dai milanesi date un’occhiata qui:
L’Orto Botanico di Brera,
con le sue varietà di piante e fiori (più di 300) è stato creato nel ‘700.
I Giardini della Guastalla,
piccolo ma molto tranquillo, affaccia sul retro dell’Università Statale da una parte e verso la Sinagoga dall’altra. Nei giardini si trova un tempietto neoclassico opera di Cagnola, che progettò anche l’Arco della Pace di Milano.
Il Parco delle Cave,
con i suoi laghetti, le cascine e gli alberi di melo è un oasi relativamente sconosciuta. Nelle sere d’estate è possibile avvistare le lucciole.
Il Giardino delle Vergini,
in uno dei cortili dell’Università Cattolica di Milano. L’ingresso è riservato alle sole donne.
Il Giardino della Villa Belgiojoso Bonaparte,
il cui ingresso è riservato ai bambini: per accedervi bisogna essere accompagnati da un minore di 12 anni. Il giardino è uno dei primi esempi di giardini “all’inglese” realizzati a Milano. Oltre ad una piccola cascata, nel giardino si trova un tempietto dedicato ad Amore. In primavera ed estate è possibile avvistare un gran numero di tartarughe.
Il Parco di Villa Litta
è perfetto dopo una visita alla bellissima biblioteca all’interno della Villa Litta di Affori.
Il Parco di Villa Finzi
si trova all’altezza di Gorla, in viale Monza. Al suo interno si trovano un tempietto neoclassico “della notte” all’interno della grotta sotto la collinetta e un tempietto circolare “dell’Innocenza” quasi del tutto coperto da un glicine.
Il Giardino di Villa Necchi Campiglio
è un luogo ricco di storia e molto suggestivo, soprattutto in primavera con la fioritura del glicine, davanti alla piscina.
In più, in Via dei Cappuccini 3 si trova la Villa Invernizzi, non accessibile al pubblico. Il giardino della villa custodisce però una sorpresa: una colonia di fenicotteri rosa.
In Corso Magenta 65 si trova inoltre la Casa degli Atellani, aperta solo per eventi o durante le giornate del FAI. Il suo giardino conteneva anche una piccola vigna regalata a Leonardo da Vinci durante il suo soggiorno presso la villa. La vigna verrà reimpiantata quest’anno.